20 Set Dal microbiota agli ormoni: il nuovo approccio al metabolismo dopo i 50
Superata la soglia dei 50 anni, il nostro corpo inizia a mostrare dei cambiamenti fisiologici, dettati dall’invecchiamento, che agiscono in modo silenzioso ma progressivo: ad esempio facciamo più fatica a mantenere il nostro peso forma, il metabolismo sembra rallentare, la distribuzione del grasso corporeo cambia, compaiono alterazioni nella qualità del sonno e nella gestione dello stress.
A tutto questo si accompagna anche una diversa regolazione ormonale che riguarda sia gli uomini che le donne: menopausa, andropausa e variazioni degli ormoni tiroidei o metabolici entrano in una fase di transizione che incide in modo diretto sulla nostra salute e sulla nostra vitalità quotidiana.
Solitamente si tende a considerare questi fenomeni come inevitabili conseguenze dell’età, ma troppo spesso dimentichiamo quanto invece la nutrizione possa giocare un ruolo di primo piano nel riequilibrare gli ormoni e sostenere il metabolismo, aiutando a rallentare i processi di invecchiamento e preservando energia e funzionalità.
Il calo degli estrogeni nelle donne e del testosterone negli uomini è tra i fattori più evidenti di questi cambiamenti: entrambi gli ormoni svolgono funzioni che vanno ben oltre la sfera riproduttiva visto che sono implicati anche sulla massa muscolare, sul metabolismo osseo, sull’accumulo di grasso addominale e persino sull’umore. Parallelamente, la sensibilità all’insulina tende a ridursi e diventa più facile accumulare grasso viscerale (che a sua volta alimenta processi infiammatori cronici).
Uno studio pubblicato su The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism ha proprio evidenziato come la riduzione degli estrogeni sia correlata a un aumento della resistenza insulinica e a una maggiore predisposizione all’accumulo di grasso addominale: questo ci spiega perché molte donne, dopo la menopausa, pur mantenendo abitudini alimentari simili a quelle di prima, iniziano a ingrassare più facilmente.
La situazione non è diversa per gli uomini: la progressiva riduzione del testosterone può favorire la perdita di massa muscolare, aumentando la tendenza al rallentamento metabolico.
Il secondo aspetto cruciale è l’infiammazione di basso grado, spesso alimentata da un’alimentazione ricca di zuccheri semplici, grassi saturi e carni processate: una condizione che altera ulteriormente la sensibilità ormonale e accelera l’invecchiamento dei tessuti.
Un lavoro pubblicato su Nature Reviews Endocrinology ha sottolineato come la cosiddetta “inflammaging”, ovvero l’infiammazione cronica associata all’età, contribuisca alla disfunzione ormonale e al deterioramento del metabolismo e come la nutrizione, in questo contesto, rappresenti uno degli strumenti più potenti che abbiamo per modulare l’infiammazione e ridurne l’impatto.
Ma come possiamo fare a riequilibrare il piano ormonale? Di certo non con soluzioni drastiche, ma attraverso scelte alimentari consapevoli e continuative. Le fibre giocano sempre un ruolo determinante: oltre a migliorare la sensibilità insulinica, modulano il nostro microbiota intestinale, che a sua volta influenza la produzione e la regolazione di ormoni come leptina e grelina, responsabili della sensazione di fame e sazietà.
Legumi, verdure a foglia verde, frutta fresca e semi oleosi diventano quindi alimenti fondamentali da inserire quotidianamente nella nostra routine alimentare.
Anche l’aspetto proteico merita particolare attenzione: questi nutrienti, infatti, supportano la massa muscolare, contrastano la sarcopenia e favoriscono un metabolismo più attivo. Le fonti più indicate sono pesce azzurro (ricco anche di Omega-3 ad azione antinfiammatoria e cardioprotettiva), uova e legumi.
In alcune circostanze, soprattutto quando analisi e valutazioni cliniche lo suggeriscono, può essere utile ricorrere anche a una supplementazione mirata, sempre sotto indicazione del proprio nutrizionista di fiducia. La vitamina D, ad esempio, tende a ridursi fisiologicamente con l’età e la sua carenza ha ripercussioni sia sul metabolismo osseo sia sull’equilibrio ormonale, ma anche il magnesio, fondamentale per la funzione muscolare e nervosa, rappresenta un minerale spesso carente.
Anche la vitamina K2 merita un’attenzione particolare perché, insieme alla vitamina D, contribuisce a indirizzare correttamente il calcio verso le ossa, evitando che si depositi nelle arterie.
Infine, in caso di disbiosi intestinale, la supplementazione di specifici ceppi batterici può favorire la ricostituzione di un microbiota equilibrato, con effetti positivi sia sulla digestione che sull’assetto ormonale.
Ovviamente non mi stancherò mai di dirlo: ogni integrazione deve essere sempre valutata con criterio, personalizzata e inserita in un contesto alimentare e clinico ben definito da un professionista della salute.
Metodo Colombo nasce proprio da tutti questi fattori, ed è il frutto di oltre 20 anni di esperienza nel settore, con la consapevolezza che il metabolismo, soprattutto dopo i 50 anni, non può e non deve essere visto solo in termini di calorie o di singoli nutrienti, ma è necessario un approccio multidisciplinare che tenga conto dell’interazione tra ormoni, intestino, sistema immunitario e stile di vita.
Per questo, ogni nostro percorso inizia da un check-up approfondito che include analisi del microbiota intestinale, valutazione della funzionalità ormonale, dello stress, della qualità del sonno, dei parametri metabolici e dei markers infiammatori: solo partendo da questa mappa completa è possibile costruire strategie personalizzate, che uniscono alimentazione, eventuale supplementazione e consigli di attività fisica mirata.
La personalizzazione di ogni percorso diventa, quindi, l’elemento decisivo: due persone della stessa età e con lo stesso peso, possono avere squilibri completamente diversi e necessitare di approcci differenti.
Se senti che il tuo corpo sta cambiando e vuoi capire come ritrovare quella sensazione di benessere e vitalità che da troppo tempo manca, ti invito a prenotare un primo appuntamento nei miei studi di Lugano, Pontresina o Zurigo, oppure online: insieme potremo lavorare sul costruire un percorso personalizzato, che diventi un vero investimento sulla tua salute, oggi e negli anni a venire.