25 Apr Quando l’energia manca: il ruolo nascosto dei micronutrienti
Vi capita mai di sentirvi stanchi ogni giorno, anche dopo una notte di sonno regolare e riposante?
Beh, sappiate che non dovrebbe essere la normalità: quando la fatica diventa una costante, il primo pensiero viene rivolto allo stress, alla mancanza di riposo o a uno stile di vita frenetico.
Eppure, in molti casi, all’origine di questa condizione c’è qualcosa di più silenzioso: una o più carenze nutrizionali.
Il nostro organismo, infatti, per funzionare correttamente ha bisogno di una serie di micronutrienti fondamentali; quando alcuni di essi iniziano a mancare, anche solo in forma lieve, il primo segnale che si manifesta è proprio un calo repentino di energie seguito da stanchezza persistente (un vero e proprio indicatore che dovrebbe inviarci ad approfondire la situazione).
Tra le carenze più diffuse, associate alla stanchezza, troviamo quella di ferro, un minerale essenziale per la produzione di emoglobina, la proteina che trasporta l’ossigeno nel sangue. Quando i livelli di ferro sono bassi, l’ossigenazione dei tessuti va a ridursi, facendoci sentire affaticati, deboli e poco concentrati.
Questo succede anche in assenza di una vera e propria condizione di anemia, influenzando negativamente la nostra energia quotidiana.
Un altro micronutriente, troppo spesso sottovalutato, è la vitamina B12, fondamentale per il metabolismo energetico e per il corretto funzionamento del sistema nervoso, la cui carenza può provocare stanchezza, formicolii, difficoltà di memoria e sbalzi d’umore. In modo particolare, le persone che seguono una dieta vegetariana o vegana (specie se fai da te), o che soffrono di malassorbimento intestinale, potrebbero essere più a rischio di carenza.
Secondo uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, la carenza di vitamina B12 potrebbe proprio essere associata a sintomi neurologici.
Anche il magnesio dovrebbe meritare la nostra attenzione: pensate che è coinvolto in oltre 300 reazioni enzimatiche e supporta la produzione di energia a livello cellulare; una sua carenza può manifestarsi con stanchezza muscolare, crampi, insonnia, irritabilità e un senso generale di affaticamento.
A tal proposito, uno studio pubblicato sul Journal of the American College of Nutrition ha dimostrato come una specifica supplementazione di questo minerale possa contribuire a migliorare i livelli di energia nei soggetti affaticati.
Ma da dove nascono queste carenze?
In alcuni casi, sono dovute a un’alimentazione poco variata o a regimi restrittivi portati avanti troppo a lungo; in altri, invece, il problema può essere legato a un malassorbimento intestinale. Infatti, non è solo importante cosa mangiamo, ma anche quanto siamo in grado di assorbirlo.
Condizioni come infiammazione intestinale cronica o disbiosi, possono compromettere significativamente la disponibilità di micronutrienti, anche in presenza di una dieta apparentemente equilibrata.
Ecco perché, in presenza di stanchezza cronica, andrebbe evitato ogni tipo di fai da te, ma andrebbe chiesto il supporto di un bravo nutrizionista affinché possa comprendere cosa manca realmente per poi impostare un piano personalizzato che vada ad abbracciare sia l’alimentazione che la salute intestinale.
Il Metodo Colombo, nasce proprio con questo obiettivo: andare oltre il singolo sintomo, ricostruendo il giusto equilibrio attraverso un approccio multidisciplinare.
Dopo un’attenta valutazione delle abitudini alimentari, dello stato infiammatorio e dello stile di vita complessivo (in modo da valutare anche la qualità del sonno e i livelli di stress), si va a impostare un piano di lavoro mirato e graduale, finalizzato a raggiungere un benessere duraturo.
Oltre a correggere eventuali carenze, è importante lavorare sull’alimentazione quotidiana in modo più profondo: reintrodurre la varietà, garantire il giusto apporto proteico, selezionare alimenti ricchi di micronutrienti e ridurre il carico infiammatorio; tutti passaggi essenziali per restituire al nostro corpo la sua naturale vitalità.
Allo stesso tempo, è necessario intervenire anche sugli altri aspetti, come il ritmo sonno-veglia, la gestione dello stress e il movimento: elementi che influenzano direttamente la percezione di vitalità.
Ricordiamoci di non normalizzare mai la situazione: la stanchezza non è uno stato naturale dell’essere adulto, ma un campanello d’allarme che merita la dovuta attenzione. Prendersi cura di sé inizia proprio da qui, dall’ascoltare i segnali del proprio corpo e dal chiedere un supporto competente, scegliendo di fare un passo concreto verso il cambiamento.
Se ti riconosci in queste sensazioni e vuoi scoprire come ritrovare l’energia che ti manca, possiamo iniziare assieme un percorso personalizzato. Ricevo nei miei studi di Lugano, Pontresina e Zurigo, oppure online. Per riservare un primo consulto, ti basterà cliccare sul bottone verde qui sotto: ti aspetto!