Cattiva digestione: cosa possiamo fare per risolverla?

Oggi vi parlo di un problema molto comune: la difficoltà digestiva (o, più scientificamente chiamata, dispepsia): un disturbo che, almeno una volta nella vita, ci ha toccato tutti da vicino.

Crampi allo stomaco, eruttazione, alitosi e inappetenza sono solo alcuni dei sintomi che possono accompagnarla: ma cosa la causa e come possiamo combatterla?

Il disturbo, spesso legato alle nostre abitudini alimentari ed al nostro stile di vita, è molto più comune nei paesi industrializzati, dove la dieta è particolarmente ricca di alimenti raffinati e confezionati e, al tempo stesso, povera di fibre, frutta e verdura di stagione.

Nella maggior parte dei casi è di tipo “aspecifico”, ovvero non riconducibile ad una causa organica specifica, quindi dovuta ad un’errata dieta o ad uno stile di vita malsano. In questi casi, si parla di “dispepsia funzionale” e la cura consiste nel farsi guidare da un bravo nutrizionista verso un cambiamento dell’alimentazione, nella riduzione dello stress quotidiano e nell’inserimento di una routine dedicata ad un allenamento personalizzato.

Prima di capire le cause ed i sintomi di questi problemi digestivi, è importante comprendere come funzioni la digestione, ovvero un processo fondamentale per la nostra vita, che ci permette di nutrirci garantendo tutte le energie necessarie al nostro sostentamento.

Il processo digestivo inizia dalla cavità orale, per poi proseguire nello stomaco e nell’intestino, attraverso una serie di trasformazioni chimico-fisiche che consentono al nostro organismo di assorbire ed assimilare i nutrienti presenti negli alimenti che mangiamo.

Come dicevo all’inizio, è un problema molto comune che può essere causato da una serie di fattori:

  • dieta errata,
  • stile di vita malsano,
  • eccesso di stress,
  • utilizzo prolungato di alcune tipologie di farmaci,
  • infezione da Helicobacter Pylori,
  • ulcere gastriche,
  • infezioni della mucosa interna dello stomaco,
  • disbiosi intestinale,
  • condizioni di sovrappeso,
  • reflusso gastroesofageo,
  • fumo,
  • consumo eccessivo di alcolici o bevande stimolanti,
  • allergie o intolleranze alimentari.

 

Ma quali sono i sintomi più comuni della dispepsia?

  • fastidio o dolore addominale,
  • crampi allo stomaco,
  • senso costante di pesantezza,
  • meteorismo,
  • nausea,
  • alitosi,
  • eccessiva sonnolenza.

 

Curiosamente, questa sintomatologia è più comune durante la primavera, probabilmente a causa di un retaggio primitivo del nostro organismo che ottimizzava la secrezione di acidi gastrici durante l’inverno, quando era più difficile reperire cibo, e rallentava la peristalsi con l’arrivo della primavera.

Spesso, soprattutto durante l’inverno, eccediamo anche nel consumo di alimenti molto grassi (pensate solo a cosa accade durante le vacanze natalizie tra pranzi e cenoni), oltre ad aumentare la nostra sedentarietà: di certo il freddo ed il buio non aiutano a farci venire voglia di fare attività fisica, in particolar modo all’aperto.

Ma come possiamo combatterla?

Per combattere questo peso allo stomaco, è molto importante prestare attenzione alla nostra alimentazione: non solo la tipologia, ma anche la qualità di quello che portiamo in tavola.

Ecco qualche suggerimento per migliorare e contrastare i problemi digestivi:

  • riduciamo il consumo di grassi di origine animale come strutto, burro e carni molto grasse,
  • evitiamo gli insaccati e le carni conservate,
  • riduciamo gli alimenti piccanti,
  • togliamo dalla nostra dispensa merendine, snack confezionati dolci e salati, caramelle e dolcetti vari,
  • prestiamo attenzione al consumo di liquirizia, menta, caffè, pomodori ed agrumi (tutti alimenti che, in chi è predisposto, possono favorire il reflusso gastroesofageo),
  • riduciamo il consumo di alimenti raffinati e sostituiamoli, quando possibile, con la loro variante integrale più ricca di fibre e nutrienti,
  • introduciamo buone quantità di frutta e verdura di stagione, oltre che di legumi (che possono sostituire, tranquillamente, un pasto a base di carne),
  • inseriamo nella nostra dieta dei super alimenti come quinoa ed avocado (ricco di Omega-3),
  • eliminiamo le fritture,
  • pratichiamo attività fisica in maniera regolare (almeno 2 o 3 volte a settimana): camminare velocemente, o una corsetta leggera, possono aiutarci a digerire meglio,
  • cerchiamo di avere una buona igiene del sonno.

 

In ogni caso, in presenza di cattiva di gestione, vi consiglio sempre di chiedere l’aiuto al proprio nutrizionista di fiducia, in modo da evitare di peggiorare la situazione con rimedi “fai da te”: meglio investire tempo e risorse per la nostra salute anche perché, se trascurata, può portare a conseguenze ben più gravi.

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Ricevo in Svizzera, a Pontresina, Poschiavo, Lugano, Zurigo e Coira.


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