Omega-3: il segreto per un cuore forte e resiliente

Le patologie cardiovascolari costituiscono una delle principali cause di morbilità e mortalità nel mondo occidentale: in un contesto in cui lo stile di vita moderno (caratterizzato da una dieta spesso squilibrata e da livelli di stress elevati), ha un impatto significativo sulla salute del cuore, la prevenzione diventa assolutamente cruciale.

Ma andiamo con ordine: le malattie cardiovascolari (che includono patologie come ipertensione, infarto miocardico ed ictus) rappresentano una sfida sempre più crescente nella nostra società moderna. Pensate che, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sono responsabili di circa il 31% delle morti globali (praticamente una persona su 3) con un impatto significativo sulla qualità della vita dei singoli individui e sui sistemi sanitari nazionali.

Come ben sappiamo, ormai viviamo in un contesto sociale in cui lo stile di vita è caratterizzato da una dieta ricca di grassi saturi, da un consumo eccessivo di alimenti raffinati (quindi privi di nutrienti) e da uno stress cronico: tutti elementi che rappresentano dei veri e propri fattori di rischio per le patologie cardiovascolari, aumentandone l’incidenza.

La prevenzione, pertanto, diventa un punto chiave nella gestione di questa problematica e deve essere attuata sin dai primi anni di vita, in modo da educare sin da subito le nuove generazioni ad una scelta alimentare consapevole. Adottare uno stile di vita sano, caratterizzato da una dieta equilibrata che includa tutti i nutrienti chiave è essenziale per ridurre il rischio di sviluppare queste malattie, promuovendo la salute del cuore.

Fortunatamente, dal punto di vista alimentare, esistono vari nutrienti ad azione cardioprotettiva: i più importanti sono sicuramente gli Omega-3, acidi grassi polinsaturi presenti in alcuni alimenti.

Tra gli alimenti che ne sono ricchi possiamo considerare il pesce azzurro: salmone, trota e sardine ne contengono in elevate quantità, ma anche chi segue una dieta vegetariana può assumerli grazie a noci, avocado e semi di lino, nonché all’olio di semi di chia (eccellente fonte di acido alfa-linoleico – ALA – un tipo di Omega-3 che il corpo può convertire in EPA e DHA.

Inserirli nella nostra alimentazione quotidiana contribuirà a garantire un adeguato apporto di acidi grassi Omega-3 ad azione cardioprotettiva.

Nel mercato attuale è possibile trovare anche alimenti fortificati con Omega-3: dal latte vegetale ai cereali, sempre più prodotti sono arricchiti di questi nutrienti, tuttavia è importante leggere attentamente le etichette alimentari per assicurarsi della quantità e della qualità presente al loro interno. Spesso, infatti, queste diciture possono essere operazioni di marketing risultando quasi del tutto inefficaci a livello nutrizionale.

Oltre ad includere alimenti ricchi di questi acidi grassi, esistono altri aspetti della dieta che possono contribuire alla prevenzione come ridurre il consumo di grassi saturi, limitare l’assunzione di sodio (mi raccomando, controllate sempre le etichette degli alimenti che consumate perché tantissimi prodotti vengono addizionati, o conservati sotto sale, e ne contengono quantità elevate) ed aumentare l’apporto di frutta e verdura fresche e di stagione, cereali integrali, legumi e quinoa: tutte scelte che promuovono la salute del nostro sistema cardiovascolare.

Anche il nostro stile di vita è importante: deve essere sano e deve poter contare su un ottimo riposo (almeno 7-8 ore a notte). Mantenersi normopeso, praticare regolarmente attività fisica, evitare il fumo e gestire lo stress sono tutti fattori cruciali che vanno abbinati alla cura dell’alimentazione. Questo non solo per prevenire condizioni cardiovascolari ma come strumento per proteggerci dall’insorgenza di qualsiasi tipo di patologia.

Numerose ricerche scientifiche hanno studiato il ruolo degli Omega-3 nella prevenzione delle malattie cardiovascolari: ad esempio, uno studio condotto dalla Harvard T.H. Chan School of Public Health ha dimostrato come l’assunzione regolare di questi acidi grassi sia associata ad un ridotto rischio di malattie coronariche. I partecipanti dello studio, che consumavano pesce azzurro almeno due volte a settimana, presentavano un rischio significativamente inferiore rispetto a chi ne faceva consumo occasionale.

Altre ricerche, condotte dall’Istituto Nazionale di Ricerca Medica (NIHR) nel Regno Unito, hanno evidenziato che gli Omega-3 possono svolgere un ruolo chiave nel migliorare la funzione endoteliale, il che contribuisce a mantenere le arterie elastiche e favorisce la normale circolazione del sangue.

In alcuni casi, potrebbe essere consigliata, dal proprio nutrizionista di fiducia, anche la supplementazione tramite specifici integratori alimentari: un approccio particolarmente rilevante per chi ha difficoltà ad ottenere, tramite la dieta, una quantità sufficiente di Omega-3. In questo modo, sarà possibile garantire un adeguato apporto di EPA e DHA sulla base delle specifiche esigenze del singolo individuo.

Ricorda, la salute è il tuo bene più prezioso: inizia ad investire oggi su te stesso. Se desideri intraprendere un percorso di coaching nutrizionale per migliorare la tua salute, puoi richiedere un colloquio conoscitivo tramite questo link.

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