Mangiare sano allunga la vita

Il segreto della longevità? L’alimentazione!

Mangiare sano può allungare le aspettative di vita anche di 10 anni: questo è il risultato di un’interessantissima ricerca scientifica svolta su migliaia di persone. Se ci impegnassimo seriamente a mangiare meglio, gli adulti potrebbero arrivare a sei o sette anni in più di vita (persino dieci, se si passa a cibi più sani già a vent’anni). Grazie ai progressi della scienza e ad un miglioramento complessivo della qualità di vita, potremmo assistere ad un costante aumento dell’età media degli individui.

Invecchiare in modo attivo ed in autosufficienza rappresenta, quindi, la premessa fondamentale per godersi in serenità questo lungo periodo della vita.

Ma cosa bisogna mangiare per vivere più a lungo?

Sulle tavole dei Paesi industrializzati il cibo non è mai stato così abbondante come in questi ultimi decenni. Nonostante ciò, l’aspetto qualitativo degli alimenti è spesso insufficiente per mantenere l’ottimale efficienza della preziosa macchina umana. L’aggiunta stimata di anni di vita dipende soprattutto dalla diminuzione del rischio di malattie cardiovascolari, tumori e diabete.

I ricercatori hanno analizzato i dati di svariati di studi su dieta e longevità e hanno calcolato di quanto varia in media l’aspettativa di vita aumentando, o diminuendo, la quantità di alcuni cibi, come frutta, verdura, cereali integrali o raffinati, frutta secca, legumi, pesce, uova, latticini, carni rosse o processate e bevande zuccherate.

Secondo la ricerca, per massimizzare i benefici sulla salute la dieta ottimale dovrebbe prevedere una rinuncia totale alle carni rosse, agli insaccati ed alle bevande zuccherate, la riduzione di uova e latticini ed un aumento del consumo di frutta e verdura, legumi, pesce, cereali integrali e frutta secca.

A questa prospettiva “ascetica” se ne affianca una che potrebbe essere considerata una via di mezzo tra questa alimentazione ideale e la tipica dieta occidentale, ricca di cibi grassi, lavorati, processati e povera di fibre e legumi. La cosiddetta “dieta di fattibilità” con meno carni rosse, uova e latticini, che preferisce i cereali integrali a quelli raffinati, aumenta il consumo di pesce, frutta secca e legumi, ma senza imporre rinunce drastiche.

Quando iniziare a mangiare sano?

Secondo gli studiosi, abbracciando completamente la dieta ottimale, un ventenne di Cina, USA o Europa guadagnerebbe oltre dieci anni di vita. Un sessantenne ne acquisirebbe in media otto in più, mentre un ottantenne quasi tre e mezzo. Con una più realistica dieta di fattibilità un ventenne acquisterebbe sei-sette anni di vita, un sessantenne più di quattro e un ottantenne fino ad un anno di vita in più

Questi benefici si otterrebbero con un cambiamento prolungato e sostenuto dell’alimentazione nell’arco di dieci anni. Naturalmente, si tratta di stime basate su aspettative di vita media: quando si passa dal generale al singolo individuo ci sono tanti altri fattori oltre all’alimentazione, che influiscono sulla longevità come malattie pregresse o fumo, alcol droghe ed esercizio fisico, fattori genetici.

Cosa manca alla nostra?

Molti cibi inclusi nell’alimentazione ottimale per la salute sono ricchi di antiossidanti, sostanze in grado di rallentare o prevenire il danno cellulare, uno dei motori dell’invecchiamento. Altri hanno proprietà antinfiammatorie che possono rallentare la progressione di molte malattie croniche.

Sul piano qualitativo, i nutrienti che più frequentemente scarseggiano nella dieta degli occidentali sono proprio i minerali come calcio, ferro e zinco, oltre ad alcune vitamine  come A, E, D, Folati, B1, B2 e C: per questo è fondamentale garantire, attraverso la dieta, un apporto corretto di alimenti ricchi di vitamine e minerali come frutta, verdura, grassi buoni ed alimenti integrali.

Alcune vitamine, ed in particolare la E, o tocoferolo, hanno dimostrato fortissime proprietà antiossidanti in grado di attenuare, da sole, l’impatto dell’invecchiamento

Sport ed idratazione aiutano a non invecchiare

Oltre ad un approccio differente, in termini di alimentazione, praticare una regolare attività fisica è determinante. Lo sport contribuisce anche a costruire una mentalità vincente e a migliorare il rapporto mente-corpo anche perché le crisi psicologiche e lo stress contribuiscono ad accelerare il decadimento fisico dell’organismo.

Inoltre, è fondamentale mantenere una corretta idratazione corporea. Bisognerebbe quindi sforzarsi di sorseggiare acqua durante tutto l’arco della giornata, anche in assenza di sete: a tal proposito, possono venire in nostro aiuto delle buonissime tisane (durante l’inverno) o delle acque detox nella stagione più calda, entrambe, oltre che idratanti, ricche di proprietà benefiche per il nostro organismo.

La diminuzione dello stimolo della sete, associata ad una dieta che sostituisce troppo spesso l’acqua con alcolici e bibite zuccherate, è responsabile di una riduzione della sintesi proteica e di un aumento del tessuto adiposo. Questo peggioramento della composizione corporea spalanca le porte dell’obesità e diminuisce l’efficienza fisica e mentale.

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