23 Dic Eccesso di muco? Ecco quali alimenti evitare.
La parte interna del corpo umano è caratterizzata da un involucro elastico, comunemente chiamato mucosa: sapete che un’alimentazione corretta può tenerla in salute aiutandola a contrastare molte patologie?
La sua funzione, infatti, è quella di rivestire e proteggere le superfici sottostanti svolgendo, contemporaneamente, due funzioni: un’attività secretiva (la maggior parte della sua struttura contiene ghiandole che secernono muco, una sostanza filante e viscosa che serve a proteggere e a lubrificare le membrane stesse), ed una di assorbimento.
Questa secrezione è del tutto normale poiché si tratta di una reazione naturale e fisiologica: quando aumenta, spesso a causa di un aumentato stato infiammatorio, deve essere prontamente trattata in modo da evitare l’insorgenza di problemi più importanti e fastidiosi come l’intasamento dei seni paranasali, l’otite, la bronchite o la colite.
Questo succede quando siamo di fronte ad un’aggressione da parte di virus, batteri o stress chimico-fisici: il muco, in questi casi, svolge da prima barriera del nostro organismo.
Come vi dicevo in apertura, il cibo che ogni giorno mangiamo a colazione, pranzo, merenda e cena, svolge un ruolo fondamentale nel prendere cura della nostra salute: ma cosa possiamo fare quando siamo davanti ad un eccesso di produzione di muco?
La sua secrezione è un processo attraverso cui il corpo cerca di riparare sé stesso e fa parte dell’incredibile potenziale auto-rigenerativo del nostro organismo che ha una capacità fisiologica, attraverso vari processi metabolici, immunitari e depurativi, di espellere gradualmente tossine, combattere le infezioni da virus e gli stati infiammatori.
Quando ci troviamo con un eccesso di muco dovremmo seguire un regime alimentare di eliminazione che vada a ridurre, o eliminare, tutti quegli alimenti che ne favoriscono la produzione tra cui: prodotti raffinati come zuccheri, farina bianca (specialmente quando cotta al forno) e derivati, latte vaccino, carni come vitello, manzo e maiale (ricchi di acido arachidonico da cui l’organismo sintetizza le prostaglandine infiammatorie), carni conservate e processate (ad esempio gli insaccati, che vengono spesso addizionati di nitriti) e riso.
Riducete il consumo di solanacee (ad esempio le melanzane) e di amidacei come le patate ma anche di alcune tipologie di frutta (come cachi e fichi).
Vi consiglio, inoltre, di ridurre il consumo di alimenti contenenti glutine (in particolar modo certi grani che hanno un elevato contenuto di gliadina che può causare permeabilità intestinale, consentendo l’ingresso nell’organismo di vari agenti infettivi che, entrando in circolo, possono portare all’insorgenza di infiammazioni e patologie).
Ma allora, cosa possiamo mangiare per ridurre il muco?
In questi casi è sempre bene preferire alimenti dalle proprietà antinfiammatorie come indivia, lattuga, fagioli, cetrioli, legumi (ad esempio i piselli), rape, carciofi, verza, funghi, zucca e, in particolar modo, verdure a foglia verde che aiutano il fegato nei processi depurativi.
Via libera anche ai cereali integrali, ricchi di fibre, allo zenzero e ad alcuni frutti come mirtilli e agrumi.
Un ottimo rimedio decongestionante è una tisana a base di radici di loto fresche (se non le trovate potete usare anche le radici essiccate) e zenzero da lasciare in infusione in acqua calda.
Tutti questi alimenti, ricchi di antiossidanti, non si limitano ad aiutarci in queste condizioni ma, anzi, sono dei veri e propri elisir di longevità in quanto contrastano i danni da radicali liberi, prevenendo l’invecchiamento cellulare.
Ricordatevi sempre che l’alimentazione è strettamente correlata alle nostre difese immunitarie, pertanto, è importantissimo prestare scrupolosa attenzione a quello che mangiamo: in questo modo potremo agire potenziando il nostro sistema immunitario e riducendo il rischio di insorgenza di patologie (anche degenerative).
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Ricevo nei miei Studi di Pontresina, Poschiavo, Lugano e Zurigo.