Un problema insidioso e silente in menopausa: l’ipertensione

La menopausa è una fase, nella vita della donna, rappresentata da forti cambiamenti nell’organismo: un passaggio naturale con cui bisogna confrontarsi e che, spesso, può portare con sé alcuni fastidi.

Uno dei più ricorrenti riguarda la pressione arteriosa che può aumentare notevolmente anche nei soggetti che non hanno mai sperimentato il problema nel passato.

L’ipertensione in menopausa è dovuta, principalmente, al calo degli ormoni sessuali femminili (estrogeni) oltre che ad un possibile aumento di peso dettato dai cambiamenti correlati all’alterazione ormonale.

Quando si raggiunge la menopausa, infatti, si tende ad ingrassare più facilmente: il metabolismo rallenta, l’appetito aumenta ed il grasso inizia ad accumularsi, in particolar modo a livello addominale.

Secondo una recente ricerca effettuata dalla Società Europea di Cardiologia, quasi il 50% delle donne in menopausa analizzate soffriva di ipertensione arteriosa prima dei 60 anni, spesso non diagnosticata perché confusa con i segni tipici del periodo: questo non può far altro che portare ad una diagnosi posticipata ed a un aumentato rischio di complicazioni e danni correlati a questa patologia.

Valori pressori elevati, a lungo andare, portano a danneggiare le pareti dei vasi sanguigni portando ad un possibile irrigidimento (arteriosclerosi) o ad un restringimento con conseguente formazione di coaguli (trombi).

Del resto, l’ipertensione è uno dei primari fattori di rischio di malattie cardiovascolari, infarto ed ictus e può incidere, negativamente, anche sulla circolazione degli arti inferiori con dolori, gonfiori e possibili trombosi venose profonde.

Considerando che l’ipertensione non da, quasi mai (tranne in casi molti gravi) particolari sintomi e che gli stessi potrebbero essere facilmente scambiati come correlati al passaggio a questa nuova fase della vita, consiglio di controllare e misurare periodicamente la pressione: è un esame totalmente non invasivo e privo di controindicazioni che richiede pochissimo tempo; il responso è immediato ed è un ottimo modo di fare prevenzione.

 

Cosa fare in caso di ipertensione post menopausa?

In primo luogo, è necessaria una corretta diagnosi che permetta di identificare il problema per poi chiedere aiuto al proprio nutrizionista di fiducia: una dieta varia ed equilibrata rappresenta il miglior strumento preventivo di questa patologia.

L’alimentazione dovrà essere, tendenzialmente, povera di sodio (l’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non superare i 5 grammi di sale al giorno ma, personalmente, ritengo ancora meglio ridurre questa soglia) e ricca di alimenti nutrienti come verdura fresca, frutta, cereali integrali, legumi e semi oleosi.

Una delle paure più comuni, quando si va a togliere il sodio, è di non riuscire a mangiare nulla perché senza sapore: premesso che, con il passare del tempo, il nostro palato si abitua a gustare gli alimenti senza la sua aggiunta, una dieta che ne è povera non è necessariamente anche senza sapore: il gusto salato può essere sostituito in modo facile con erbe aromatiche (ad esempio aglio, cipolla, prezzemolo, origano, ecc) o con delle ottime spezie (ad esempio peperoncino, curry, pepe ecc).

Anche l’olio extra vergine di oliva (ottima fonte di grassi buoni) può essere un valido alleato: un filo, a crudo, aiuta ad insaporire i nostri piatti. Allo stesso modo anche il succo di limone o del buon aceto balsamico.

Attenzione: il sale da considerare non è solo quello che aggiungiamo nelle nostre preparazioni, dobbiamo tenere in considerazione anche che numerosi preparati lo contengono ad esempio alimenti confezionati, insaccati, carni conservate e piatti pronti.

Un altro punto importantissimo nella prevenzione e nella lotta all’ipertensione in menopausa è l’attività fisica, indispensabile per il nostro benessere e per prevenire la pressione alta, il sovrappeso e l’obesità.

Cerchiamo di muoverci di più, di fare delle lunghe passeggiate e di approfittare delle belle giornate per stare all’aria aperta godendoci di più del tempo per noi stessi. Piccole strategie quotidiane possono farci fare molto movimento senza quasi accorgercene: ad esempio, possiamo pensare di fare le scale a piedi evitando l’utilizzo dell’ascensore o, ancora, possiamo andare al lavoro a piedi, o in bicicletta, al posto che con l’auto o con lo scooter.

Chi vuole, inoltre, può chiedermi anche di preparare un allenamento specifico, basato sulle proprie caratteristiche fisiche, da fare a casa nei ritagli di tempo.

Come per ogni cosa, l’importante è la costanza: poco ma fatto bene periodicamente è molto meglio di tanto saltuariamente.

Se sei entrata in menopausa e magari stai iniziando ad accumulare anche qualche chiletto, puoi prenotare un checkup preventivo (con annessa misurazione della pressione arteriosa) in Studio con me, semplicemente cliccando questo link.


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