Mangiare per prevenire: come la dieta può proteggere il nostro cervello.

Le malattie neurodegenerative rappresentano una crescente sfida per la salute globale: sempre più spesso, infatti, si sente parlare di persone affette da patologie come il morbo di Alzheimer o quello di Parkinson, con una percentuale in continuo aumento.

Mentre gli studi continuano ad esplorare le cause di queste malattie particolarmente complesse, sempre più ricerche scientifiche suggeriscono come la nutrizione e lo stile di vita svolgano un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella prevenzione di tali condizioni: per questo, oggi voglio parlarvi dei rischi legati ad una dieta errata e ad uno stile di vita non corretto, suggerendovi qualche consiglio utile per prevenire queste patologie.

Quali sono i rischi legati ad una dieta errata?

Le malattie neurodegenerative colpiscono il sistema nervoso e portano ad una progressiva degenerazione delle funzioni cognitive e motorie. Mentre la genetica svolge un ruolo importante, è sempre più chiaro come i fattori ambientali (tra cui, appunto, alimentazione e stile di vita) giochino un ruolo significativo nella loro insorgenza.

Una dieta ricca di alimenti processati, grassi saturi e zuccheri, infatti, può portare ad uno stato di infiammazione cronica del nostro organismo, una condizione associata all’aumento di insorgenza di malattie neorodegenerative. L’infiammazione può danneggiare i neuroni, contribuendo al deterioramento cognitivo, mentre l’ossidazione cellulare può portare alla morte delle cellule cerebrali, intaccando la salute del cervello.

In questi casi, una dieta ricca di antiossidanti può aiutare a contrastare questi processi, proteggendo le cellule cerebrali e riducendo lo stato infiammatorio.

I danni legati ad un’errata dieta non si limitano solo a questo: una cattiva alimentazione può portare anche a problemi metabolici come obesità, diabete ed ipertensione, condizioni che aumentano il rischio di malattie neurodegenerative.

Anche la sedentarietà può influire: l’attività fisica, infatti, è essenziale per mantenere un flusso sanguigno adeguato al cervello e per promuovere la plasticità cerebrale.

Ma cosa possiamo mangiare per prevenire queste condizioni?

Fortunatamente la natura ci ha donato tantissimi alimenti che possono contribuire a ridurre l’insorgenza di malattie neurodegenerative, vediamoli insieme:

  • pesce come salmone, sardine e tonno, tutti ricchi di acidi grassi Omega-3 che aiutano a proteggere il cervello dall’infiammazione e dall’ossidazione, oltre ad avere un’azione cardioprotettiva molto importante;
  • verdure a foglia verde come spinaci, cavoli, rucola e lattuga, tutte ricche di folati che supportano la salute cerebrale;
  • frutta fresca e di stagione come bacche, mele ed arance, alimenti conosciuti per il loro contenuto di vitamine e per l’ampio spettro di antiossidanti in grado di contrastare i danni da radicali liberi, prevenendo l’invecchiamento e la degenerazione cellulare;
  • frutta secca e semi oleosi come noci, semi di lino, semi di chia e noci pecan, in grado di fornire grassi sani e preziosi nutrienti ad azione protettiva per il nostro cervello;
  • spezie, ad esempio la curcuma che, grazie alla curcumina, apporta una potente azione antinfiammatoria;
  • tè verde, ricco di catechine che possono contribuire all’azione protettiva;
  • legumi come ceci, lenticchie, piselli e fagioli, fonte eccellente di proteine di origine vegetale e fibre, che possono sostenere la salute metabolica.

 

Cosa ci dice la ricerca scientifica?

Come vi anticipavo, sono sempre più numerose le ricerche scientifiche che hanno fornito prove convincenti del legame tra alimentazione e prevenzione delle malattie neurodegenerative. Ad esempio, uno studio condotto dall’Università di Oxford, nel 2010, ha rilevato come una dieta ricca di verdure a foglia verde e pesce azzurro fosse correlata ad un ridotto rischio di insorgenza di morbo di Alzheimer mentre uno studio pubblicato nel 2019 sulla rivista “Neurology”, ha dimostrato come una dieta ricca di antiossidanti potesse rallentare il declino cognitivo nei pazienti con morbo di Parkinson.

Questi sono solo alcuni esempi dei numerosi studi condotti e, molti altri, forniranno risultati interessanti nei prossimi anni. È incredibile vedere come la nutrizione e la prevenzione di vari disturbi siano strettissimamente correlati.

Le malattie neurodegenerative rappresentano una sfida crescente per la salute globale ma, oggi, sappiamo di avere un forte alleato in più e possiamo decidere ogni giorno se fare la differenza.

Se vuoi approfondire queste tematiche, in particolare modo se hai avuto in famiglia una storia di casi analoghi o se, semplicemente, vuoi iniziare a riprendere in mano la tua salute, concentrandoti su un’azione preventiva, contattami: troveremo insieme la migliore soluzione su misura per te.

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