Mangiare per la felicità: ecco come gli alimenti ci influenzano

In un mondo sempre più connesso tra ricerca scientifica e benessere quotidiano, emergono sempre più evidenti i legami sottili (ma potenti) tra la nostra alimentazione e il nostro umore: una connessione affascinante che spiega come quello che mettiamo nel nostro piatto possa influenzare, drasticamente, la nostra salute ed il nostro benessere.

Numerosi studi e ricerche recenti, come vi ho parlato nei precedenti articoli, hanno dimostrato il collegamento diretto tra il cervello e l’intestino, così come la relazione tra la melatonina e la cosiddetta “fame di dolci”; al centro dell’influenza tra questi due organi si trova un importante neurotrasmettitore: la serotonina che, secondo una ricerca condotta dall’Università di Harvard, gioca un ruolo fondamentale in questo legame, essendo prodotta principalmente nel tratto gastrointestinale e nel cervello.

A livello cerebrale, questo ormone è implicato nei processi che regolano l’umore, il sonno, la temperatura corporea e l’appetito: è facile quindi capire come una sua carenza possa portare a stati depressivi, disturbi del sonno, ansia, emicrania, fame nervosa e molto altro ancora.

Nell’intestino, invece, la serotonina supporta i meccanismi che regolano la motilità ed il benessere intestinale; una sua carenza, quindi, può contribuire all’insorgenza di condizioni come stipsi cronica, digestione alterata e rallentamento del transito intestinale.

Il suo precursore è il triptofano, un aminoacido presente in alcune proteine; tuttavia, secondo una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica “nutrients” il suo effetto è spesso ridotto poiché entra nelle cellule dopo tutti gli altri amminoacidi: per questo è necessario adeguare correttamente la nostra dieta.

Vi è mai capitato di cercare cibi dolci quando vi sentite di cattivo umore?

Quando siamo in uno stato d’animo negativo, il nostro corpo può cercare comfort e gratificazione attraverso il cibo, in particolare dai cibi dolci: questo è dovuto al fatto che possono stimolare la produzione di serotonina nel cervello, il che può temporaneamente migliorare il nostro umore; tuttavia, un eccesso di dolci può avere conseguenze negative sulla salute, come aumento di peso e disturbi gastrointestinali.

Per essere convertito in serotonina, il triptofano necessita alcuni nutrienti come le vitamine B3 e B6 (coinvolte nei processi metabolici) e la vitamina C (coinvolta a livello cellulare): è consigliabile, quindi, consumare alimenti ricchi di questi nutrienti come cereali integrali, legumi, carote, pomodori o spinaci. Inoltre, secondo uno studio condotto dal dipartimento di nutrizione dell’Università degli Studi di Milano, anche gli Omega-3 possono contribuire, indirettamente, alla produzione di serotonina, oltre a supportare la salute cerebrale.

L’alimentazione, pertanto, gioca un ruolo determinante nel nostro umore, condizionandoci dall’interno; per questo ho raccolto una serie di regole generali che possono aiutarci a migliorarlo:

  • seguiamo un regime alimentare sano e variegato, abbinato ad un corretto stile di vita, evitando cibi raffinati e ricchi di grassi, fritture, eccesso di zuccheri, alcol e stimolanti come caffeina e taurina (contenuta in tanti energy drink);
  • evitiamo alimenti contenenti glutammato monosodico e tiramina: no a insaccati, carni processate, salse di soia e preparazioni industrializzate a base di carne rossa;
  • limitiamo il consumo di snack dolci, merendine e torte confezionate: gli zuccheri, infatti, dopo il momento iniziale di eccitazione, favoriscono l’insorgenza di stati depressivi ed umore negativo;
  • i picchi glicemici possono favorire oscillazioni nel tono dell’umore: per questo dovremmo preferire sempre degli alimenti integrali e dei legumi, ricchi di fibre, in grado di mantenerci sazi più a lungo, contenendo questi picchi.

 

Esistono anche una serie di alimenti che possono contribuire al nostro buonumore se introdotti in una dieta bilanciata:

  • banane: grazie al loro contenuto di vitamine del gruppo B, sali minerali (in particolar modo il potassio) e triptofano, contribuiscono ad alleviare lo stress, permettendoci di sentirci più sereni;
  • cioccolato extra-fondente: da preferire nella sua versione lavorata a crudo (che mantiene inalterati tutti i nutrienti), stimola il rilascio di endorfine, feniletilamina e serotonina, contribuendo a migliorare il tono dell’umore;
  • lenticchie: oltre ad acido folico e magnesio, contengono acido gamma-amminobutirrico, che può aiutare a contenere gli stati di ansia;
  • patate dolci: possono contribuire all’aumento dei livelli di deidroepiandrosterone e serotonina, riducendo gli stati negativi;
  • frutta secca: grazie al contenuto di vitamina E, folati e magnesio, possono ridurre la tensione emotiva e svolgere una funzione neuroprotettiva.

 

Se vi sentite spesso giù di morale senza uno specifico motivo, stressati, con frequenti variazioni di umore e disturbi del sonno, contattatemi: sarò felice di guidarvi in un percorso nutrizionale personalizzato, finalizzato a ridarvi la giusta condizione di benessere che meritate.

Ricevo in Svizzera, in uno dei miei studi a Pontresina, Lugano, Poschiavo e Zurigo oppure Online: potete prenotare un primo consulto in modo semplice, cliccando su questo link.

Vi aspetto per realizzare insieme un obiettivo di vita equilibrata e felice.


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