31 Gen Abbiamo davvero fame o è solo il nostro cervello che ci inganna?
Vi è mai capitato di avere un’improvvisa voglia di uno snack dolce, o salato, senza un vero motivo, magari dopo una giornata stressante o semplicemente per noia?
Vi è mai capitato di avere un’improvvisa voglia di uno snack dolce, o salato, senza un vero motivo, magari dopo una giornata stressante o semplicemente per noia?
In un mondo sempre più connesso tra ricerca scientifica e benessere quotidiano, emergono sempre più evidenti i legami sottili (ma potenti) tra la nostra alimentazione e il nostro umore: una connessione affascinante che spiega come quello che mettiamo nel nostro piatto possa influenzare, drasticamente, la nostra salute ed il nostro benessere.
Avete mai sentito parlare delle dipendenze alimentari? No, non mi riferisco ai disturbi alimentari (chiamati anche DCA) che riguardano patologie come anoressia, bulimia, ecc., ma di comportamenti che riguardano molti di noi, spesso in diversi periodi della nostra vita.
Gli esperti chiamano fame nervosa o “Emotional Eating”, la tendenza ad utilizzare il cibo come strategia per fronteggiare lo stress.
Sempre più frequentemente mi capita di avere a che fare con pazienti affetti da problemi di fame emotiva e dipendenza da cibo: due problemi da non sottovalutare che, se trascurati, possono portare brevemente ad accumulare molto peso (sino all’obesità) con tutti i conseguenti rischi che ne derivano (aumento del rischio cardiovascolare, insorgenza di patologie degenerative ed aumento delle condizioni di stress e di disagio psicologico).