26 Ago Mangiare meno carne aiuta a stare bene
Secondo una serie di ricerche scientifiche effettuate negli ultimi anni, limitare il consumo di carne – specialmente quando conservata, di scarsa qualità e presente in eccesso nella dieta – potrebbe avere numerosi benefici per la salute generale del nostro organismo.
Gli studi hanno evidenziato come una riduzione dell’assunzione di carne nella nostra dieta sia strettamente correlata ad un miglioramento generale delle condizioni di salute, oltre ad una riduzione del rischio di insorgenza di malattie degenerative e cardiovascolari.
Questi benefici sono dettati da una serie di fattori come:
- riduzione dell’assunzione di grassi saturi e colesterolo (due elementi di rischio cardiovascolare),
- eliminazione di additivi come nitrati e nitriti,
- riduzione del consumo di sodio,
- riduzione dei valori di TMAO (trimetilammina N-ossido), un metabolita correlato ad un aumentato rischio di aterosclerosi, infarto e ictus,
- eliminazione di residui di carbonizzazione (la crosticina nera che si forma sulla carne nelle cotture alla piastra o alla brace),
- maggiore consumo di fibre derivanti dalla sostituzione della carne con i legumi da cui deriva un miglioramento delle condizioni intestinali,
- maggiore consumo di alimenti di origine vegetale, ricchi di antiossidanti, vitamine e minerali benefici,
- maggiore consumo di pesce azzurro e semi oleosi, ricchi di acidi grassi Omega-3, un vero e proprio toccasana per il nostro sistema cardiovascolare.
Una riduzione o un’eliminazione totale del consumo di carne, come di interi gruppi di alimenti, può portare (se non gestita correttamente) ad accusare alcune carenze di nutrienti importanti come, ad esempio, la cianocobalamina (più conosciuta con il termine vitamina B12), fondamentale per garantire il perfetto funzionamento del nostro organismo visto che è coinvolta nel metabolismo degli aminoacidi, degli acidi nucleici, nella sintesi del DNA e dell’RNA e nella produzione dei globuli rossi.
La sua implicazione, però, non si limita solo a questo, vi lascio qui il link all’articolo dedicato dove vi spiego la sua importanza e tutte funzioni che svolge nel nostro organismo.
Un altro nutriente che spesso può risultare carente in chi non consuma carne è il ferro, un oligoelemento di importanza vitale nel corpo umano dato che si occupa della formazione del sangue, del trasporto dell’ossigeno e dello scambio di informazioni tra i neuroni.
Le due carenze sono strettamente correlate: in caso di carenza di vitamina B12, infatti, aumenta il fabbisogno di ferro nel nostro organismo.
Ma quindi non è possibile ridurre la carne senza andare incontro a gravi carenze?
Assolutamente no: con una dieta specifica, realizzata dal nostro nutrizionista di fiducia, è possibile assumere questi nutrienti da specifici alimenti di origine vegetale, nelle giuste quantità e con i giusti abbinamenti.
Per questo è sempre sconsigliabile il fai da te nel ridurre o eliminare il consumo di carne: si potrebbe andare incontro a gravi carenze di nutrienti molto importanti per il nostro organismo.
Inoltre, insieme al nutrizionista sarà possibile effettuare specifiche analisi come quelle ematiche o quelle sui livelli minerari per valutare la presenza di eventuali carenze e agire con una specifica supplementazione di micronutrienti.
Mangiare meno carne, quindi, fa bene al cuore ed all’intestino:
- uno degli aspetti più studiati delle diete a base vegetale è il loro effetto sulla salute del cuore. Esiste una stretta correlazione tra l’assunzione di grassi saturi (che si trovano principalmente negli alimenti di origine animale) ed un aumentato rischio di malattie cardiovascolari: per questo andrebbero evitati insaccati, wurstel, salsicce, carni in scatola che possono contribuire allo sviluppo di ipercolesterolemia ed ipertensione. I ricercatori, inoltre, hanno osservato una maggiore riduzione del rischio cardiovascolare nella sostituzione di fonti di grassi saturi con fonti di grassi insaturi come pesce azzurro, semi oleosi, avocado e frutta secca in generale. Di conseguenza, una dieta prettamente a base vegetale, tarata sulle nostre specifiche esigenze, può giovare notevolmente alla salute del nostro sistema cardiovascolare.
- Le diete che escludono la carne sono spesso ricche di verdura, cereali integrali, legumi e frutta: tutti alimenti ricchi di fibre preziose per il benessere del nostro intestino. Le fibre, infatti, garantiscono un corretto funzionamento dei processi digestivi, agevolando il transito e promuovendone il benessere riducendo l’insorgenza di patologie correlate ad un aumentato stato infiammatorio. Gli alimenti di origine vegetale promuovono anche la crescita di un microbiota benefico che svolge un ruolo preventivo nei confronti di alcune tipologie di tumori e di patologie autoimmuni. L’eccesso di prodotti di origine animale, invece, facilita la crescita di patogeni che possono influire negativamente, accelerando la comparsa di problemi.
Se proprio fatichiamo a rinunciare alla carne, possiamo iniziare a ridurla utilizzando delle piccole strategie come:
- preparare dei burger a base vegetale (ad esempio di lenticchie o di ceci),
- realizzare dei ragù sostituendo la carne con le lenticchie, insaporendo con le classiche spezie utilizzate nelle ricette tradizionali,
- provare preparazioni a base di soia come, ad esempio, il tofu: esistono moltissime ricette gustose che meritano di essere assaggiate.
Una volta passati i primi giorni, il nostro corpo si abituerà al nuovo regime alimentare ed inizierà a mostrare i primi benefici, rendendo la riduzione o l’eliminazione sempre più facile.
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