Ingrassiamo perché mangiamo troppo o perché mangiamo male?

L’obesità è una patologia fisica caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso nel corpo che nuoce gravemente alla salute. L’eccesso di grasso corporeo riguarda sia adulti sia bambini, soprattutto dei paesi industrializzati.

Infatti, nella società cosiddetta “del benessere”, una dieta scorretta (con prevalenza di cibi grassi e industrializzati) e la mancanza di movimento, favoriscono l’eccesso di grasso corporeo. Questa condizione, diagnosticata in base a vari parametri, tra cui l’IMC (indice di massa corporea, ovvero il rapporto tra peso e altezza) o il WHtR (rapporto tra circonferenza addominale e altezza) può provocare altre patologie collegate, come diabete ed infarto, riducendo l’aspettativa di vita.

I chili di troppo ed una linea over size non sono solo un fattore estetico ma “pesano” sulla salute dell’individuo che, nel corso del tempo, può andare incontro a:

  • varie malattie fisiche,
  • disagi psicologici,
  • peggioramento della qualità della vita,
  • minore aspettativa di vita.

 

Ma quali sono le cause dell’obesità?

Attualmente, nei paesi sviluppati si vivono, in media, 2.7 anni in meno a causa del sovrappeso che comporta anche una grossa fetta della spesa sanitaria. Inoltre, si ritiene che l’obesità sia la causa del 13% dei decessi, un numero spaventoso. Ma quali sono le sue cause?

L‘obesità è un fenomeno multifattoriale che può dipendere da più condizioni: alcune delle cause determinanti non sono modificabili, come l’ereditarietà, l’età ed il sesso, a differenza di altre, tra cui, per esempio, l’assunzione di alimenti industrializzati, il consumo di cibi da fast-food, l’abuso di alcool, il mancato riposo o la conduzione di una vita sregolata.

Secondo un recente studio statunitense, escluse le cause non modificabili sopracitate, l’obesità è dovuta più a ciò che mangiamo, che a quanto mangiamo: occorre, infatti, adottare una dieta furba, con i giusti abbinamenti.

Per perdere peso, poi, bisogna sicuramente muoversi di più ma soprattutto mangiare correttamente evitando, ad esempio, cibi ad alto indice glicemico (IG). Il corpo, per vivere e far funzionare i suoi organi, deve rifornirsi di energia sotto forma di cibo: se ne riceve più di quella che consuma, la trasforma in grasso.  Tutti, grandi e piccoli, possono avere la tendenza a mangiare spesso e male spizzicando a tutte le ore cibi grassi e malsani, come dolci e salatini, correndo un concreto rischio di ingrassare: questo è uno degli errori tipici di chi incorre in una situazione di sovrappeso; ma allora, cosa bisogna fare per evitare questa situazione?

 

Gli errori da non fare per non ingrassare

Tra gli errori alimentari più frequenti troviamo:

  • menù monotoni e privi di molti nutrienti,
  • prima colazione scarsa o assente, che induce a spizzicare tra i pasti,
  • cibi iperlipidici (ricchi di grassi) e ad elevata densità energetica, come insaccati, piatti elaborati, fritti, salse, formaggi grassi, snack, dolci cremosi, merendine farcite,
  • alimenti raffinati e quindi con poche fibre, come il pane o la pasta bianca,
  • porzioni abbondanti, soprattutto di cibi consumati fuori casa,
  • eccesso di bibite gassate e zuccherate,
  • eccesso di alcolici,
  • frutta e verdura in quantità minima o nulla.

 

Il nostro cervello ci inganna

Secondo quanto emerso, sempre dallo studio statunitense, è fondamentale tenere presente il modello dietetico carboidrati-insulina, secondo il quale i principali colpevoli dei nostri chili di troppo sarebbero i cibi ricchi di carboidrati raffinati e facilmente digeribili.

Quando assumiamo questi alimenti il corpo aumenta la secrezione di insulina (che abbassa la glicemia nel sangue): le cellule di grasso iniziano, perciò, ad immagazzinare più energia e ad aumentare di volume. La chiave per combattere l’obesità non è dunque focalizzarsi su quanto mangiamo, ma su cosa e come mangiamo.

 

Come combattere l’obesità

Iniziamo con il dire che diete infallibili e digiuni forzati non servono a niente, anzi, sono dannosi e possono peggiorare il problema. In alcuni casi, è possibile ridurre la condizione cambiando stile di vita, passando ad una dieta equilibrata abbinata all’attività fisica costante. Stiamo attenti ai condimenti, non saltiamo i pasti e abbondiamo con le verdure.  Un bicchiere di vino ogni tanto non fa male. L’eccessivo consumo di alcool, invece, non aiuta il corpo ad eliminare i grassi.

Importante ricordare di bere almeno due litri di acqua al giorno.

 

Sport e obesità

Per le persone affette da obesità, uno degli errori più comuni è quello di avvicinarsi allo sport troppo velocemente, ovvero andando in palestra tutti i giorni, magari dopo anni di inattività, creando uno stress improvviso ed eccessivo al corpo.

La cosa giusta da fare, invece, è cominciare gradualmente e far sì che lo sport diventi parte integrante della vita e non solo un affiancamento alla dieta a scopo dimagrante.

Il peso in eccesso rende difficile, ed estremamente faticosa, la pratica di una qualsiasi disciplina sportiva, oltre a causare spesso dolore agli arti inferiori. L’ideale è, dunque, cominciare con delle semplici camminate, per poi introdurre, piano piano, nuovi esercizi.

In questi casi, è sempre consigliabile farsi affiancare da figure professionali in grado di seguirci sia sotto il profilo nutrizionale che sotto quello dell’attività fisica in modo da compiere scelte ponderate ed adatte alla nostra condizione di partenza.

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