13 Set Dolori articolari? Contrastali con i giusti nutrienti.
Oggi voglio parlarvi di una tematica molto sentita, specialmente con il passare degli anni e l’avanzare dell’età: la salute delle nostre articolazioni.
Oggi voglio parlarvi di una tematica molto sentita, specialmente con il passare degli anni e l’avanzare dell’età: la salute delle nostre articolazioni.
Molto spesso si sente parlare di vitamina D, un nutriente essenziale per il nostro organismo, che gioca un ruolo cruciale in tantissimi processi fisiologici: dal mantenimento della salute ossea alla modulazione del sistema immunitario.
Il corpo umano raggiunge il suo apice in termini di massa muscolare intorno ai 25 anni, mantenendolo fino a circa 40; tuttavia, tra questa età ed i 50 anni, iniziamo a vivere una progressiva perdita di questa massa, tramite una condizione nota come sarcopenia,
Con l’arrivo della menopausa, molte donne aumentano di peso e hanno più difficoltà a dimagrire.
Una delle sfide più significative che il nostro corpo si trova ad affrontare, durante il corso degli anni, è la progressiva perdita di massa ossea nel nostro scheletro, un processo che rende le ossa più sottili, porose e fragili.
Il femore è l'osso dello scheletro umano più lungo, voluminoso e resistente su cui grava tutto il peso corporeo. Dal punto di vista anatomico, il femore è diviso in tre parti: l’estremità prossimale che si unisce all’anca, la parte che aderisce al ginocchio e, al centro, il corpo del femore.
L’osteoporosi è una malattia sistemica che comporta la riduzione della massa ossa e l’alterazione del tessuto scheletrico che diventa sempre più fragile ed esposto al rischio di fratture spontanee.
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) indica un consumo massimo, giornaliero, di 5 grammi di sale (corrispondenti a circa 2 grammi al giorno di sodio): considerando che, gran parte del sodio che assumiamo deriva da prodotti alimentari presenti sul mercato (ad esempio pane, prodotti da forno, formaggi, salumi) o da prodotti che lo contengono in modo naturale, possiamo capire quanto sia facile andare ben oltre il consumo massimo suggerito.
Una delle domande più frequenti, tra le mie clienti, è il chiedersi come mai, dopo l’arrivo della menopausa, pur non avendo variato dieta e stile di vita, si tenda ad ingrassare e ad accumulare grasso, in particolare a livello addominale.