11 Ott Sconfiggere l’inquinamento a tavola? Oggi si può!
L’inquinamento atmosferico rappresenta una crescente minaccia per la nostra salute, in particolar modo se viviamo a ridosso di grandi città o in zone geografiche dove il ricambio d’aria è più difficile a causa della conformazione del territorio.
L’esposizione prolungata a polveri sottili come PM10 e PM2.5, ossidi di azoto e ozono, contribuisce in modo significativo ad un aumento delle malattie respiratorie croniche come l’asma o la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Oltre alle misure fisiche, come depuratori d’aria, filtri o mascherine, possiamo sostenere il nostro sistema respiratorio anche attraverso una corretta alimentazione, in modo da ridurre lo stato infiammatorio e prevenire l’insorgenza di determinate patologie.
L’inquinamento atmosferico, infatti, provoca uno stress ossidativo che danneggia le cellule polmonari, innescando una risposta infiammatoria: in questo caso, una dieta ricca di antiossidanti e nutrienti specifici, può agire come antagonista, contrastando il danno ossidativo.
Nutrienti come vitamina C, vitamina E, flavonoidi, Omega-3 e minerali come zinco e selenio, dovrebbero far sempre parte della nostra alimentazione: vediamo insieme perché.
La vitamina C è conosciuta per le sue ottime proprietà antiossidanti: è in grado di ridurre lo stress ossidativo e di supportare il sistema immunitario. La possiamo trovare in alimenti come agrumi, kiwi, peperoni e spinaci. Uno studio scientifico particolarmente interessante, pubblicato sull’European Respiratory Journal, ha evidenziato l’importanza degli antiossidanti nel contrastare gli effetti negativi dell’inquinamento atmosferico sulle vie respiratorie. Lo studio ha osservato come, in oltre 3.000 individui residenti in aree ad alto tasso di inquinamento, un’adeguata supplementazione di vitamina C abbia migliorato significativamente la capacità polmonare, in particolare nei soggetti esposti ad elevati livelli di particolato atmosferico (PM2.5).
Di pari passo la vitamina E, altro potente antiossidante che protegge il nostro sistema respiratorio dai danni ossidativi. Ne sono ricchi i semi di girasole, la frutta secca e gli avocado (che contengono anche acidi grassi Omega-3). Questi ultimi svolgono una potente azione antinfiammatoria e possono contribuire a ridurre le infiammazioni a carico delle vie respiratorie, migliorando la sintomatologia in condizioni croniche come l’asma. Oltre all’avocado, li possiamo trovare anche nel pesce azzurro.
Uno studio condotto in Cina, dove l’inquinamento atmosferico rappresenta un problema critico, ha esplorato l’effetto degli acidi grassi Omega-3 sulla salute polmonare, dimostrando come le persone che consumavano regolarmente pesce azzurro, presentassero una minore incidenza di malattie respiratorie croniche rispetto a quelle che seguivano una dieta povera di questi nutrienti.
I flavonoidi, invece, racchiudono entrambe le proprietà (antiossidanti ed antinfiammatorie) e, stando ai risultati di varie ricerche, supportano il miglioramento della funzionalità polmonare e aiutano a ridurre l’incidenza delle patologie respiratorie. Sono presenti in frutti di bosco, mele ed agrumi.
Dal punto di vista minerario, abbiamo il selenio e lo zinco, entrambi essenziali per il funzionamento del nostro sistema immunitario. Il selenio, che troviamo ad esempio nelle noci pecan e nei cereali integrali, aiuta a contrastare lo stress ossidativo, mentre lo zinco, presente nei legumi, supporta la riparazione delle cellule danneggiate.
Non tutti gli alimenti, però, sono in grado di svolgere questi compiti… anzi, ne esistono alcuni che possono addirittura aggravare l’infiammazione, compromettendo la salute polmonare.
Tra questi abbiamo, indubbiamente, le carni processate: insaccati e carni lavorate, ricchi di nintrati, ovvero composti che aumentano notevolmente il rischio di infiammazioni. Meglio optare per soluzioni proteiche alternative come legumi, quinoa o tofu.
Non possono mancare all’appello gli zuccheri raffinati: dolci industriali, preparati da forno, snack, merendine, caramelle gommose, bibite zuccherate e così via… tutti alimenti che favoriscono uno stato di infiammazione cronica che può contribuire a peggiorare i sintomi respiratori. Sostituirli con frutta fresca, frutta secca e cereali integrali è sicuramente una scelta molto più salutare e benefica.
Anche i grassi saturi e trans, presenti in burro, margarina, carni processate e cibi fritti, sono associati ad un aumento dell’infiammazione sistemica: al loro posto dovremmo preferire sempre dell’ottimo olio extra vergine di oliva, utilizzando delle cotture più delicate come quella al vapore o la bollitura.
In alcune persone, poi, i latticini (in particolar modo ad alto contenuto di grassi e lattosio), possono aumentare la produzione di muco, peggiorando la condizione respiratoria. Se non possiamo farne a meno, possiamo scegliere delle bevande vegetali a base di soia o riso, o dei formaggi di latte caprino.
Prendersi cura della propria salute respiratoria non è mai stato così importante come oggi, specialmente in un mondo dove l’inquinamento sarà sempre più una minaccia costante.
Come avrai capito dall’articolo, un piano alimentare ben strutturato potrebbe fare una grande differenza, in particolar modo a lungo termine: riserva oggi stesso un primo consulto con me, sarò felice di riceverti in uno dei miei Studi in Svizzera (ricevo a Lugano, Pontresina e Zurigo) oppure online.
Puoi fare tutto cliccando qui, seguendo le indicazioni a schermo: ti aspetto!