La salute della nostra pelle comincia a tavola.

Sappiamo bene che il collagene è alla base di una pelle tonica, resistente e giovane ma spesso ignoriamo il fatto che, con il tempo, la sua sintesi rallenta, facendo apparire la pelle meno elastica e più rugosa: un cambiamento che ci spinge spesso alla ricerca del rimedio miracoloso.

La cosa migliore da fare, però, sarebbe considerare quello che mangiamo: la dieta giusta, infatti, può darci tutti i nutrienti necessari a sostenere il collagene e a rallentare i segni del tempo.

Uno dei principali nemici del collagene è lo stress ossidativo, che va ad aggredire le fibre strutturali della pelle e ne ostacola la rigenerazione. In uno studio pubblicato sul Journal Of Investigative Dermatology, i ricercatori hanno osservato come l’assunzione di vitamina C e licopene (due potenti antiossidanti) contribuisca a proteggere la struttura collagenica, mantenendo densità e elasticità stabili nel tempo. La vitamina C, infatti, ha un ruolo diretto nella sintesi del collagene in quanto oltre a proteggere dai radicali liberi, agisce come cofattore indispensabile per l’enzima prolil-idrossilasi, che consente la formazione delle fibre collageniche.

Ma c’è anche un secondo aspetto da considerare: il collagene viene prodotto dall’organismo partendo da specifici aminoacidi tra cui glicina, prolina e idrossiprolina, la cui disponibilità insieme ad altri cofattori come zinco e rame, determina la capacità dell’organismo di rinnovare i tessuti.

Inserire nella nostra alimentazione quotidiana nutrienti che favoriscono la produzione di collagene è molto semplice: tra i più importanti troviamo agrumi, kiwi, frutti di bosco e peperoni, tutti ricchi di vitamina C e flavonoidi protettivi; uova e legumi forniscono gli aminoacidi essenziali necessari a costruire la struttura proteica del collagene, mentre il pesce azzurro è una preziosa fonte di acidi grassi Omega-3, che riducono l’infiammazione e favoriscono l’idratazione della pelle, migliorandone aspetto e densità.

Ottimi anche alimenti come noci, semi di lino, avocado e olio extra vergine di oliva che contengono grassi buoni capaci di preservare l’elasticità cutanea. Le verdure a foglia verde, invece, forniscono clorofilla, un pigmento che, secondo recenti ricerche, sembra contribuire alla prevenzione della degradazione del collagene dovuta all’invecchiamento.

Un aspetto spesso trascurato, invece, riguarda il consumo eccessivo di zuccheri semplici che si legano al collagene, formando strutture rigide e disorganizzate in un processo chiamato glicazione, che rende la pelle meno flessibile e più vulnerabile ai danni.

In alcune fasi della vita, specialmente dopo i 40 anni o in presenza di periodi di forte stress, l’organismo può avere bisogno di una specifica supplementazione a supporto, come quella a base di collagene idrolizzato, una forma facilmente assorbibile dal nostro corpo.

Uno studio pubblicato su Nutrition & Metabolism ha mostrato che l’assunzione quotidiana di questo nutriente, per otto settimane, può produrre un miglioramento significativo nell’elasticità e nell’idratazione cutanea, con effetti misurabili anche a livello del derma più profondo.

Questo tipo di integrazione, abbinata alla giusta dose di vitamina C, zinco e rame, può stimolare la sintesi endogena e offrire un beneficio concreto alla pelle.

Un altro tema da curare è la salute intestinale: questo organo, infatti, è importantissimo per la disponibilità dei nutrienti necessari alla sintesi del collagene. Quando è infiammato o in presenza di una permeabilità, si potrebbe avere una compromissione dell’assorbimento di vitamina C, zinco e aminoacidi, riducendo così le capacità del corpo di mantenere un tessuto connettivo sano.

Non dimentichiamoci il movimento: l’attività fisica può contribuire migliorando la circolazione e l’ossigenazione dei tessuti, stimolando il metabolismo cutaneo e favorendo la produzione di nuove fibre. Inoltre, l’esercizio fisico ha un effetto positivo sugli ormoni che regolano la sintesi proteica, come l’ormone della crescita e il DHEA, entrambi coinvolti nella rigenerazione cellulare.

Nel mio metodo di lavoro, i singoli elementi non vengono mai trattati come un’entità separata, ma come una parte di un sistema più profondo: per questo, Metodo Colombo parte sempre da una valutazione completadello stato metabolico, infiammatorio e ormonale della persona, analizzando segnali e sintomi che raccontano lo stato interno del corpo, agendo poi in modo multifattoriale per ristabilire il giusto equilibrio biologico e raggiungere un miglioramento stabile e fisiologico.

La salute della pelle è una delle espressioni più evidenti del nostro stato di salute: se ti accorgi che qualcosa è cambiato, potrebbe essere il momento giusto per fermarsi ed ascoltare i segnali che ci sta mandando il nostro organismo.

Se vuoi parlarne, ti aspetto in uno dei miei Studi, in Svizzera (a Lugano, Pontresina o Zurigo) per una prima consulenza: con un percorso personalizzato, potremo lavorare insieme per sostenere l’organismo dall’interno e ritrovare equilibrio e vitalità. Per riservare un primo consulto (anche online), ti basterà cliccare sul pulsante verde qui sotto.

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