Forte dolore in deglutizione? Ecco cosa potrebbe essere…

Oggi voglio parlarvi di una condizione molto particolare che, spesso, crea forte disagio a chi ne è affetto: l’odinofagia (o, più comunemente, il dolore in deglutizione).

Si tratta di un disturbo caratterizzato da una forte sensazione di dolore / bruciore a livello retrosternale che si manifesta durante la deglutizione; nei casi più marcati, inoltre, si può avere l’impressione di un corpo estraneo in gola abbinato ad una sensazione di soffocamento.

La causa primaria è da ricercare in condizioni infiammatorie dell’esofago, dette esofagiti.

Ne esistono di varie tipologie, classificate in base alla loro origine:

  • esofagite da reflusso: è la più diffusa ed è strettamente correlata ad una condizione di reflusso gastroesofageo. In questo caso, i succhi gastrici acidi contenuti nello stomaco entrano in contatto con la mucosa esofagea durante la loro risalita, provocando un’infiammazione cronica ai tessuti.
  • esofagite eosinofila: forse la più difficile da diagnosticare, viene scatenata da un’elevata concentrazione di globuli bianchi scatenata da una risposta ad un agente allergizzante che può essere sia alimentare (ad esempio latte, uova, farinacei) che non alimentare.
  • esofagite infettiva: causata da un agente esterno che va a creare un’infezione a livello dei tessuti dell’esofago; può essere virale, batterica, fungina o parassitaria ma è molto rara e si verifica, tendenzialmente, in persone affette da deficit del sistema immunitario come pazienti immunodepressi (ad esempio affetti da HIV o da carcinoma),
  • esofagite da farmaci: in caso di specifici trattamenti, quando il principio attivo rimane a contatto troppo a lungo con la mucosa esofagea può causarne un danneggiamento che può scatenare un’infiammazione dei tessuti.

Il sintomo principale è il dolore di deglutizione ma si possono verificare anche:

  • forte dolore retrosternale,
  • difficoltà nel deglutire,
  • nausea,
  • vomito,
  • dolore addominale.

La sua cura dipende dalla tipologia di esofagite ma esistono una serie di accorgimenti comuni a tutte le sue forme.

La dieta è sicuramente un punto cardine sia della terapia che della prevenzione dell’esofagite.

L’approccio preventivo dovrà essere, quindi, di tipo alimentare evitando pasti molto abbondanti (è preferibile suddividerli in più pasti piccoli durante la giornata piuttosto che farne solo 2 sostanziosi), limitare l’assunzione di alimenti grassi ed evitare le bevande alcoliche.

La dieta dovrebbe escludere anche alimenti come cioccolato, caffè, thè, menta, farine e zuccheri raffinati e, allo stesso modo, dovrebbero essere evitate bevande molto fredde o molto calde.

Può essere d’aiuto rallentare la velocità con cui mangiamo ed aumentare la durata del processo masticatorio, cercando di deglutire solo dopo aver sminuzzato per bene gli alimenti: in questo modo il transito verrà facilitato e sarà più difficile avvertire dolore in fase di deglutizione.

Vi consiglio, inoltre, di bere frequentemente durante il pasto, in modo da aiutare il naturale processo di discesa verso lo stomaco.

Nel caso di esofagite da reflusso, andranno messe in atto tutte le modifiche alimentari previste dal reflusso esofageo come:

  • eliminare gli alimenti che promuovono la secrezione gastrica (es. alcolici o caffè),
  • eliminare le spezie,
  • eliminare le bevande gassate,
  • ridurre al minimo gli alimenti poco digeribili,
  • ridurre l’assunzione di alimenti grassi,
  • preferire alimenti magri,
  • aumentare l’assunzione di verdura fresca,
  • consumare cereali integrali
  • evitare il fumo,
  • evitare di coricarsi o di fare attività fisica subito dopo i pasti,
  • masticare bene e senza fretta.

Nel caso in cui l’esofagite fosse di tipo eosinofilo, si dovrà provvedere alla ricerca dell’agente allergizzante che scatena la risposta infiammatoria, per poi eliminarlo completamente dalla nostra alimentazione.

L’esofagite infettiva è quella più semplice da curare: prevede un approccio medico finalizzato all’eradicazione dell’infezione scatenante e si risolve nel giro di qualche giorno con l’utilizzo di specifici farmaci.

Se presentate dolore in deglutizione, vi consiglio di contattare il vostro nutrizionista o medico di fiducia in modo da identificarne subito la causa ed agire mettendo in atto variazioni della dieta e dello stile di vita.  Trascurare il problema non può far altro che peggiorarlo, con il rischio di incorrere in patologie ben più gravi e severe come la stenosi esofagea, l’esofago di Barret ed il carcinoma esofageo.

 


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