Reflusso gastroesofageo: cosa è e come migliorare la condizione

Il reflusso gastroesofageo è un disturbo caratterizzato dalla risalita dei succhi gastrici all’interno dell’esofago che provoca una sensazione di bruciore retro sternale e rigurgito acido.

Può essere causato da diversi fattori: alimentari, anatomici, funzionali, ormonali e farmacologici.

L’incidenza del reflusso è abbastanza alta: nel mondo occidentale colpisce circa il 40% della popolazione. Sovrappeso ed obesità ne facilitano l’insorgenza quindi, in presenza di queste condizioni, è raccomandabile rientrare e mantenere il peso forma.

La sintomatologia tipica si manifesta con bruciore retrosternale e rigurgito acido che possono presentarsi in modo continuativo durante la giornata; esistono poi delle manifestazioni meno frequenti che possiamo raggruppare in:

  • difficoltà di deglutizione (disfagia)
  • bruciore in gola
  • asma non allergico
  • tosse
  • dolore toracico
  • difficoltà digestive
  • laringite cronica

La maggior parte dei pazienti risolve il problema con un cambiamento dello stile di vita: migliorare l’alimentazione e perdere il peso in eccesso è, spesso, sufficiente a migliorare ed eliminare la condizione; nei casi più ostili è possibile abbinare l’alimentazione ad un trattamento farmacologico da concordare insieme al medico curante (solitamente basato su farmaci inibitori della pompa protonica).

È opportuno evitare alimenti piccanti o molto speziati, the, caffè, pomodori ed agrumi, alimenti grassi e fritti, latticini, insaccati, farine e prodotti raffinati, cioccolato ed alimenti molto ricchi di sale. Consigliabile, invece, prediligere alimenti poco elaborati, verdura fresca e cereali integrali (le fibre aiutano ad assorbire i succhi gastrici).

La capacità di tollerare uno o più alimenti varia da persona a persona, per questo è consigliabile tenere un diario alimentare dove segnare, giorno dopo giorno, quali sono quelli che aggravano i sintomi in modo da avere un’idea più chiara degli alimenti che creano fastidio.

Da considerare anche il consumo di pasti piccoli e frequenti (evita il sovraccarico dello stomaco) da introdurre lentamente, masticando i cibi in modo adeguato.

Esistono una serie di accorgimenti che possono essere adottati per prevenire / migliorare questa condizione:

  • mantenere il peso forma,
  • evitare di coricarsi subito dopo i pasti (l’ideale sarebbe attendere almeno 2 ore: la posizione orizzontale, infatti, favorisce la risalita del contenuto acido verso l’esofago),
  • fare attività fisica regolare, in particolare dopo i pasti,
  • evitare cinture o abiti molto stretti in vita,
  • smettere di fumare,
  • ridurre il consumo di vino ed alcolici,
  • dormire con il busto rialzato inserendo un piccolo spessore sotto le gambe del letto.

In caso di sospetto reflusso è opportuno consultare un professionista del settore in modo da essere guidati correttamente, evitando il fai da te (che può aggravare la condizione).


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