11 Gen Quali sono i sintomi di una carenza di vitamina B12?
La carenza di vitamina B12 può portare ad una sintomatologia specifica che si manifesta in presenza di gravi deficit protratti nel tempo.
Possono comparire problemi come anemia megaloblastica (che aumenta progressivamente), debolezza, pallore, ittero, formicolii, irritabilità, emicrania, difficoltà di concentrazione o deficit di memoria, alterazioni dell’equilibrio, disturbi del sonno e depressione.
In caso di livelli bassi di vitamina B12 è necessario procedere ad un’integrazione che può avvenire per via orale (quando il paziente è in grado di sintetizzare il fattore intrinseco) o per via intramuscolare (nei casi più gravi o quando il paziente non può sintetizzare il fattore intrinseco che ne consente l’assimilazione a livello intestinale: ad esempio, contestualmente all’utilizzo di particolari tipologie di farmaci).
Molto importante evitare una carenza nelle donne in gravidanza, in modo da scongiurare conseguenze dannose sul nascituro.
La sua carenza può svilupparsi, sostanzialmente, per insufficiente apporto alimentare e/o alterato assorbimento da parte del nostro organismo.
L’assorbimento della vitamina B12 è subordinato al fattore intrinseco (una sostanza glicoproteica prodotta dalle cellule parietali del corpo): in particolari condizioni (ad esempio in caso di resezione chirurgica dello stomaco in seguito ad ulcere o carcinomi, in casi di gastrite atrofica (malattia caratterizzata dall’infiammazione cronica della mucosa gastrica), morbo di Crohn, disbiosi intestinale o utilizzo di farmaci come inibitori della pompa protonica (utili nel trattamento del reflusso gastroesofageo e dell’ulcera peptica) non è possibile assorbire la vitamina ed è necessario monitorarne periodicamente i livelli per evitare stati ipovitaminosi.
Le principali fonti, come abbiamo visto nel precedente articolo, sono di origine animale: gravi carenze di vitamina B12 possono essere riscontrate in persone che seguono alimentazione vegana e vegetariana.