14 Feb Cosa succede in caso di eccesso di vitamina B12 (ipervitaminosi)?
In caso di integrazione di vitamina B12 protratta a lungo termine, senza la supervisione e la prescrizione di un professionista, si possono verificare dei casi di ipervitaminosi.
Le vitamine del gruppo B sono idrosolubili per questo, in caso di eccessi, vengono eliminate attraverso i reni, senza accumuli dannosi per l’organismo.
In caso di eccesso di vitamina B12 nel sangue, si potrebbero verificare problematiche ai reni.
Le possibilità che si verifichino eccessi di vitamina B12 con la sola alimentazione sono abbastanza infrequenti ma, in alcuni casi (ad esempio obesità, diabete, deficit renale, deficit epatico) si possono presentare casi di ipervitaminosi: occorre rivolgersi subito ad un professionista della nutrizione per correggere quanto prima la dieta.
In primo luogo, occorre limitare (o evitare del tutto) alimenti di origine animale (carne, latte e derivati come formaggi o burro, uova, pesce) ma anche alimenti vegetali fortificati (ad esempio bevande di soia) che, sempre più frequentemente, si trovano in commercio.
Un’accurata idratazione e un’adeguata attività fisica costante, favoriscono l’eliminazione attraverso urine e sudore.
I principali sintomi da eccesso di vitamina B12 sono tremore, gonfiori, nervosismo ingiustificato, possibili reazioni allergiche, tachicardia, difficoltà respiratorie, eruzioni cutanee.
Una condizione di ipervitaminosi protratta a lungo potrebbe comportare problemi ai reni e favorire l’insorgenza di alcune tipologie di tumore.
Per diagnosticare questa condizione è sufficiente un semplice esame del sangue.