19 Nov Costipazione e dieta: l’importanza di un’adeguata idratazione
In caso di costipazione, è molto importante assumere il giusto apporto di liquidi durante la giornata: questo perché, in caso di carenza, l’assunzione di fibra potrebbe risultare vana o, addirittura, controproducente.
Nelle persone costipate, le feci risultano dure e secche: per questo è bene prevenire il problema dando al nostro organismo la giusta quantità di liquidi necessari allo svolgimento delle sue funzionalità. La carenza di acqua nelle feci, non ne permette l’incremento di volume e ostacola l’azione della flora batterica intestinale (peristalsi).
Aumentare l’assunzione di frutta e verdura (ad esempio zuppe o estratti a base vegetale) contribuisce ad una corretta (e facile) idratazione del nostro organismo.
Se l’intestino si è impigrito, oltre all’assunzione di liquidi possiamo includere zucchine, spinaci, crucifere, prugne e kiwi: alimenti ricchi di acqua e fibre.
In caso di attività fisica, è importante adeguare l’apporto di acqua in base all’intensità ed alla tipologia di allenamento (aerobico, anaerobico) bevendone almeno 500ml prima, durante e dopo.
Tutto quello che ingeriamo, oltre ad avere un effetto diretto sulla regolarità intestinale, ha un preciso impatto sulla composizione del microbiota intestinale (i batteri che vivono nel nostro tratto digerente) che, in caso di variazioni, può portare ad una disbiosi intestinale ed innescare lo sviluppo di malattie autoimmuni (es. diabete di tipo 1, sclerosi multipla, artrite reumatoide), malattie infiammatorie croniche intestinali (es. morbo di Crohn, colite ulcerosa, IBS), malattie del metabolismo o aumento dell’infiammazione locale e sistemica.
Per questo è importante valutare la composizione batterica intestinale in caso di costipazione tramite un apposito esame effettuabile in studio: in questo modo, sarà possibile capire sia le cause scatenanti che andare a correggere la disbiosi tramite apposita alimentazione e integrazione.