28 Nov Microbioma intestinale ed insorgenza di neoplasie
Il nostro organismo è colonizzato da un insieme di microbi (batteri, funghi, protozoi e virus) che prende il nome di microbiota e comprende circa 100 trilioni di batteri.
Questa flora batterica, in condizioni normali, convive pacificamente e contribuisce a determinare il nostro stato di salute.
Il nostro microbiota svolge numerosi compiti come:
- scudo contro gli organismi patogeni,
- aiuto alla digestione e all’assorbimento di nutrienti come fibre e minerali,
- sintesi di vitamine ed amminoacidi,
- detossificazione di sostanze potenzialmente nocive,
- produzione di sostanze che regolano risposte immunitarie e metaboliche.
Per questo è facile capire come la sua robustezza possa influenzare lo stato di salute.
Abbiamo già visto come il microbioma intestinale possa condizionare varie problematiche nel nostro organismo ma quello che forse è meno conosciuto è che esiste una correlazione tra microbioma, infiammazione e sistema immunitario che può influenzare lo sviluppo di tumori, sia a livello locale che sistemico.
Secondo un nuovo studio, pubblicato su “Gastroenterology” esiste una stretta connessione tra i batteri del microbioma intestinale ed il cancro al colon.
I ricercatori della George Washington University hanno scoperto una proteina mutante negli uomini affetti da carcinoma al colon, che porta ad un aumento della quantità di specie batteriche associate allo sviluppo del tumore al colon.
Evidenze recenti, inoltre, suggeriscono un ruolo potenziale del microbiota nello sviluppo e nella progressione di altre neoplasie come quelle di pelle, seno, ovaie, vescica, cistifellea, reni, polmoni, fegato, pancreas, urogenitali ed alcune forme di linfoma.
Secondo l’American Association of Clinical Oncology, si stima che i microorganismi possano determinare il 20% di tutti i casi di cancro a livello globale.
Alla base, quindi, vi sarebbe una riduzione della variabilità della composizione microbiotica (disbiosi intestinale) che può verificarsi sia in seguito a patologie (ad esempio a causa dell’obesità) ma anche come risposta a variazioni nell’alimentazione, stati infiammatori, infezioni e condizioni di forte stress.
Come possiamo correre ai ripari?
Sicuramente rivolgendoci ad un professionista della salute che, dopo aver controllato le nostre analisi ed effettuato una prima anamnesi, potrà suggerire di valutare la composizione della flora batterica mediante un semplice test del microbioma.
Si tratta di un esame facile ed indolore, basato sulla coltura delle feci, che permette di identificare precisamente le specie che compongono la nostra flora batterica in modo da poter agire mediante alimentazione e supplementazione di specifici micronutrienti.
Anche il cambiamento dello stile di vita, a favore di uno più sano ed attivo, è raccomandabile: attività fisica, dieta sana e bilanciata e diminuzione dello stress sono tre componenti chiave che non dovrebbero mai mancare nella nostra vita di tutti i giorni.
Il microbiota può aiutare notevolmente anche nell’efficacia della terapia antitumorale e nella gestione dei suoi effetti collaterali ma non solo: esistono anche batteri in grado di esercitare effetti protettivi contro il cancro ma anche prebiotici che possono contribuire alla sua prevenzione, agendo come antiossidanti e riducendo lo stato infiammatorio.
Molti di questi meccanismi biologici non sono ancora del tutto chiari ma è ormai evidente come la flora batterica abbia oggi un ruolo chiave nel determinare il nostro stato di salute. In futuro, i batteri rappresenteranno un valido alleato nella lotta contro il cancro.