L’analisi tramite termografia a contatto è un esame che permette di diagnosticare e classificare la cellulite in 4 stadi: assente, edematosa, fibrosa e sclerotica.
Nello stadio edematoso, la ritenzione idrica è leggermente evidente nelle zone delle cosce e dei glutei, la pelle è caratterizzata da un leggero effetto bucherellato, i vasi sanguigni perdono elasticità favorendo il ristagno dei liquidi.
Lo stadio fibroso è caratterizzato da un aumento del tessuto connettivo e da un indurimento dell’adipe che forma dei piccoli noduli con un ristagno costante dei liquidi che rende il tessuto adiposo estremamente fibroso.
Nell’ultimo stadio, quello sclerotico, il tessuto diventa duro e freddo, i noduli sono di grandi dimensioni e dolenti al tatto. La pelle si presenta dura, con evidenti avvallamenti e protuberanze.
La termografia a contatto permette anche di effettuare un lavoro di prevenzione: infatti è possibile diagnosticare la cellulite anche nelle sue fasi iniziali (quando ancora non visibile ad occhio nudo o riscontrabile alla palpazione).
Si tratta di un esame semplice, veloce, non invasivo e ripetibile ad ogni seduta per verificare gli effettivi risultati del trattamento scelto.
In base all’analisi effettuata, è possibile intervenire preventivamente (nelle primissime fasi della cellulite) per frenarne lo sviluppo oppure per migliorare la situazione tramite appositi trattamenti ed un piano alimentare specifico con supplementazione di micronutrienti.